Madrigal
Sicuramente madrigal non rientra nelle 2000 parole che pare bastino per coprire l'80% di cio' che si legge pero', in barba alle statistiche, recentemente mi sono imbattuto in madrigal due volte in una mattinata.
La prima e' stata su un giornale, per la recensione di alcuni 'Monteverdi Madrigals'.
La seconda e' stata in un libricino che ho appena finito di leggere: "Gesu' lava piu' bianco" il quale, apertamente polemico fin dal titolo, rilegge la chiesa cattolica in termini dei dettami del marketing. Un divertissment neppure cosi' blasfemo o irriverente come si potrebbe pensare dal titolo, ammesso che non vi dia fastidio pensare ad una chiesa come ad un punto vendita e alla santificazione della festa domenicale come ad un metodo di fidelizzazione del cliente, musiche incluse.
Madrigal e' di sicuro una parola amica, un "true friend", perche' significa proprio la stessa cosa di madrigale, quindi il post potrebbe finire qui.
Il mio problema in realta' e' piu' con madrigale che con madrigal, nel senso che pur essendo una parola dal sapore familiare non saprei definirla correttamente.
Potrei addurre come scusa che, eccezioni statistiche a parte, e' davvero una parola che non si incontra tutti i giorni; pero' "l'ignoranza non e' ammessa" ed allora vale la pena ricordare, principalmente a me perche' sono certo che la maggior parte di voi gia' lo sappia, che un madrigale e' una tipologia di composizione musicale a piu' voci, diffusasi tra il Rinascimento ed il Barocco.
Di cui un esempio puo' essere per l'appunto un madrigale del citato Monteverdi (1567circa–1643).
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